Evviva l'avventura che in alcuni casi è femmina!
- Monica Palazzi
- 2 giorni fa
- Tempo di lettura: 3 min
Evviva l'avventura che in alcuni casi è femmina perché chi l'ha detto che i grandi esploratori fossero solo uomini?
Evviva l'avventura che in alcuni casi è femmina!
Che siano uomini o donne, comunque, si è trattato di persone di gran coraggio che hanno sfidato i limiti umani riuscendo così ad aprire delle vie che sembravano inesplorabili.
Vasco da Gama
Se adesso parli del pepe nero oppure della noce moscata e ti sembrano cose normalissime tuttavia non lo erano nel 1400-1500.
E fu così che il Portogallo al cui comando c'era Giovanni II tentò di intrufolarsi in questo commercio che all'epoca era gestito, per lo più, dai Veneziani.
Costoro, difatti, commerciavano con le Indie e l'Oriente via terra.
Al contrario dei portoghesi che erano convinti che ci dovesse essere anche una strada via mare per arrivare in Asia.
Per questo morivo il re diede a Vasco Da Gama l'incarico di aprire questo nuovo percorso.
Era il 1497 e Da Gama partì alla scoperta con 4 navi e 150 uomini.
Ci riuscì!
Ebbe l'idea di sfruttare i venti e, per questo motivo, navigò in mare aperto così facendo arrivò fino alla città indiana di Calicut
Jeanne Baret
Jeanne Baret è stata la prima donna a circumnavigare il globo.
A quei tempi però lei si faceva chiamare Jean, ma è una decisione più che saggia in quanto nel 1700 per le donne era vietato salire sulle navi in quanto si pensava che portassero iella.
Riuscì a salire a bordo del vascello dell'esploratore Louis-Antoine de Bougainville come segretario dello studioso naturalista Philibert Commerson di cui era, in realtà la governante (e probabilmente pure l'amante).
Salparono da Rochefort nel 1766 e arrivarono in Uruguay, Brasile e Patagonia e così facendo riuscirono a scoprire specie botaniche uniche.
Ma la sua avventura non filò via lascia, sapete?
I marinai della spedizione scoprirono che Jean era Jeanne e lasciarono, quindi, sia la donna sia Commerson sull'Isola di Mauritius senza aver prima picchiato la Baret.
Ma lei non si arrese e riuscì a rientrare, sempre in mare, per poi portare a termine la sua missione di circumnavigare il globo.
Seppur con una decina di anni di ritardo il governo francese capì che il suo ruolo è stato fondamentale e così le assegnò una pensione che le restò fino alla morte avvenuta il 5 agosto 1807 a 67 anni.
Amelia Earhart
Amelia Earhat è un'aviatrice di grande fama tanto d'aver sorvolato sia l'oceano Pacifico sia quello Atlantico in svariate occsioni.
Ma passerà, aimè, alla storia per il suo giro del mondo.
Siamo nel 1937 e la donna ha giusto 40 anni quando intraprende quest'impresa insieme al navigatore Fred Noonan ....
Bastano poche ore di volo dopo di che si perdono le tracce del velivolo.
L'allora Presidente Roosevelt inizia una ricerca senza pari: 66 aerei per una spesa totale pari a quattro milioni di dollari d'allora ... una bella sommetta non è vero?
Però di lei e del suo navigatore non si saprà più nulla tuttavia le ipotesi circa la loro fine sono tantissime ....
Nellie Bly
Nellie Bly che è lo pseudonimo di Elizabeth Jane Cochran che nel 1889 riuscì a convincere l'editore Joseph Pulitzer a farle fare la stessa identica impresa romanzata compiuta dal gentiluomo inglese Fogg e dal suo maggiordomo francese Passepartout in meno, però, di 80 giorni.
Ci riuscì in 72 e si fermò pure a Parigi e andò a intervistare Jules Verne che altri non era che l'autore del summenzionato libro.
Per maggiori informazioni clicca qui https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/03/08/le-prime-donne-esploratrici-in-viaggio-nella-storia/6515025/
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