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Immagine del redattoreMonica Palazzi

La giornata di uno scrutatore di Italo Calvino

Aggiornamento: 31 ott

La giornata di uno scrutatore di Italo Calvino esce nel 1963.


Credo che "La giornata di uno scrutatore" sia il suo romanzo più intimo però, allo stesso tempo, controverso di Italo Calvino che nasce da una riflessione di oltre dieci anni che lo scrittore fa sia su sé stesso sia sul senso della vita.


I temi principali di " La giornata di uno scrutatore" di Italo Calvino


I temi principali del romanzo sono, fra gli altri, l’infelicità della natura umana così come il dolore ma anche l’impegno politico.

Nel 1960 Calvino per le Elezioni Amministrative fece lo scrutatore al Cottolengo di Torino.

Piccola parentesi il Cottolengo fu un istituto dove venivano ospitati i disabili psichici e fisici.

Visitando questo luogo e entrando, quindi, in contatto con quella realtà e con quella gente gli apre gli occhi su un mondo che vive ai margini della società e che può esistere grazie alle persone che si prendono cura dei più sfortunati.

Il tempo che trascorse qui sembra dilatarsi all’infinito.

E a seguito di questa esperienza si domando il perché di una vita come quella degli ospiti di questo istituto e che senso avesse il vivere così.

Ma il romanzo uscì per Einaudi dieci anni dopo ossia nel 1963.

Nel frattempo Calvino visse un periodo molto intenso in cui si fece molte domande, tra le altre cose, l’infelicità della natura e la responsabilità del procreare.

Erano temi inediti per lui.

Il romanzo arriva a consolidare alcune certezze e però ne fa vacillare altre.


Riassunto e Recensione de "La giornata di uno scrutatore" di Italo Calvino


Ne “La giornata di uno scrutatore” il protagonista nonché alter ego di Calvino è Amerigo Ormea anch’egli scrutatore, al Cottolengo, alle elezioni del 1953.

Ormea è l’anagramma di Amore che il motivo per cui le persone si dedicano agli altri all’interno dell’istituto.

E all’interno di questa sezione di voto gli elettori sono invitati a votare per la Democrazia Cristiana che in alternanza con i Social-Comunisti si contendeva i voleri del popolo italiano uscito da poco dal Ventennio Fascista.

Ricordo che Calvino era si ateo però non contro il clero.

Calvino prende sul serio il lavoro che viene fatto all’interno del Cottolengo dai religiosi tuttavia si sente di fare un distinguo.

Guarda con occhio benevolo, e nei panni del suo alter ego, la suora che segue i malati al contrario non può condividere il modo di fare del prete che gira per le camere per cercare di convincere gli ospiti a votare DC.

Va ricordato che Calvino ha massimo rispetto di tutti i credo religiosi e non solo di quello Cristiano ma, di contro, Calvino è un razionalista in quanto vedeva con lucidità tutti i limiti di qualsiasi visione del mondo.

Vale a dire che sovente i risultati dell’agire umano sono diversi dagli scopi iniziali seppur perché c’è un’eterna lotta tra la ragione umana e il misterioso che, comunque, c’è nel mondo.

 

Dov'è l’attualità de “La giornata di uno scrutatore”.

 

L’attualità de “La giornata di uno scrutatore” sta nel fatto che le domande che si pone il protagonista sono ancora valide anzi meglio attuali oggi come ieri

Egli si interroga sul tema delle nascite, dell’aborto, della malattia. E Calvino riesce a parlarne senza coinvolgere le ideologie politiche.

Tuttavia nonostante la sua idea sia ben chiara egli è in grado con estrema lucidità di riflettere sulla natura di una comunità democratica così come su quella della democrazia come istituzione.

E anche queste sono domande di stretta attualità o sbaglio?

Così come la democrazia sia ieri sia oggi è sempre in mano a dei personaggi come gli influencer o in balia alle fake news.

Secondo Calvino il libero arbitrio possiamo sempre esercitarlo perché l’agire umano conta e parecchio.

Il dubbio però è quello che succede dopo che abbiamo preso una decisione.

E il seguito di queste nostre decisioni Calvino lo racconta nelle sue opere anche in maniera grottesca o divertente.

Lo scopo ultimo di Calvino è quello di raccontare la propria vita interiore senza filtri seppur la sua posizione non sia mai consolatrice.

Egli vede, bene, i rischi e i limiti di ogni decisione.


Perchè mi è piaciuto "La giornata di uno scrutatore" di Italo Calvino?


Molto bello, almeno secondo me, il finale de “La giornata di uno scrutatore” quando Ormea afferma: “L’umano arriva dove arriva l’amore; non ha confini se non quelli che gli diamo”.

Queste parole sono come una sorta di testamento morale dello scrittore medesimo.


Per maggiori informazioni su Italo Calvino e le sue opere clicca qui https://it.wikipedia.org/wiki/Italo_Calvino


Preciso che l'immagine di copertina ha il solo scopo di presentare il post non avendone trovata una più idonea e allo stesso tempo però libera da diritti d'autore.


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