Natale e Santo Stefano a Prato è festa doppia in quanto il 26 dicembre è festa Patronale.
E, difatti, in questa occasione c'è anche l'ostensione del Sacro Cingolo che è celebrato dal vescovo delle città dal pulpito esterno del Duomo che è opera di Donatello e Michelozzo.
Il Sasso e la Sacra Cintola di Prato: che cosa sono?
Il 26 dicembre, come detto, c'è la festa del Santo Patrono di Prato con l'esposizione del "sasso" di Santo Stefano.
Ma andiamo a scoprire qualcosa di più su questa tradizione della città di Prato.
Il sasso sembra essere uno di quelli con cui il Santo fu lapidato e che fu portato in processione dalla Cappella del Sacro Cingolo fino all'altare maggiore.
Tuttavia il centro su cui tutto ruota la religiosità a Prato è la "Sacra Cintola" che già durante il Medioevo era mostrata con orgoglio a Papi e Principi come simbolo di unione tra cielo e terra vale a dire tra umano e divino.
E' anche emblema sia religioso sia civile di Prato.
La tradizione della Sacra Cintola
Secondo la tradizione la Sacra Cintola era appartenuta a Maria la madre di Gesù.
Si tratta di una cintura di stoffa che è lunga 87 centimetri di lana finissima di capra o di pelo di cammello con fili d'oro.
E' costudita nell'omonima cappella nella cattedrale di Prato e viene fatta vedere ai credenti 5 volte all'anno (Natale, Pasqua, Primo Maggio, 15 agosto e per la festa degli Omaggi che si tiene l'8 settembre).
Quando Maria fu assunta in cielo lascio il cingolo (il cordone con cui si cingeva i fianchi) a San Tommaso come prova della sua Assunzione in cielo.
E nel 1141 tale reliquia arrivò a Prato da un crociato che aveva preso in moglie una palestinese che era la proprietaria della cintura.
E fu donata da costoro al clero cosicché potesse essere venerata da tutti.
Come si svolgono le manifestazioni per Santo Stefano Patrono di Prato
La città di Prato dedicò a questo Santo già nel IX secolo la prima chiesa della città, la Pieve di Santo Stefano, su cui poi verrà edificato il Duomo.
In passato talmente tante era la devozione che si correva perfino un palio dei cavalli e i magistrati della città facevano un'amnistia per i carcerati.
La manifestazione prevede un solenne pontificale, una processione con tanto di reliquie e il "Musicone" vale a dire canti e balli per il patrono.
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Preciso che l'immagine di copertina ha il solo scopo di presentare il post non avendone trovata una più idonea e allo stesso tempo libera da diritti d'autore.
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